domenica, ottobre 01, 2006

La sinistra e le tasse

Nella proposta di finanziaria 2007 il sistema delle tasse è cambiato. Al di là del risultato del bilancio tasse aumentate-tasse diminuite quello che è da considerare è la propensione ideologica della sinistra ad usare le tasse come soluzione immediata ai problemi economici dello Stato. Malgrado in campagna elettorale avessero dichiarato di non aumentare le imposte, puntualmente alla necessità non si sono posti il problema di trovare i soldi necessari in modi alternativi ma hanno pensato direttamente di colpire i "ricchi". Ma quali ricchi? Da qualche giorno, molti italiani si sono svegliati scoprendosi ricchi senza avere un euro di più in tasca, tutto perchè nella definizione anche un po' astiosa della Finanziaria di "ricchi" c'entra gente che non lo è proprio, ma si iscrivono a pieno titolo nella categoria del "ceto medio"(anch'esso tuttavia poco definibile). Sembra che ci sia un odio vecchio di decenni, una voglia di punire "i padroni" proveniente direttamente dal comunismo della rivoluzione proletaria e ciò non si può non constatare quando si vedono i manifesti con su scritto "ANCHE I RICCHI PIANGANO" (frase bruttissima, lo Stato non dovrebbe far piangere nessuno) con rappresentata una nave privata da petrolieri sauditi che nessuno dei nuovi supertassati in realtà può permettersi. Detto questo, sembra naturale che il testo della legge sia stato influenzato fortemente dalla sinistra radicale.
C'è la possibilità che questo provvedimento possa danneggiare il governo dell' Unione, però; è vero che le classi colpite dalla Finanziaria sono già poco affezionate al centrosinistra, ma gli aumenti coinvolgono anche altre voci delle entrate, con rincari dell' ICI e tasse varie aggiunte, senza contare quelle locali: insomma la misura colpirà comunque tutta la popolazione e se il centrodestra sarà abile a sfruttare il malcontento che ne deriva allora potrebbe infliggere un duro colpo alla popolarità del governo.

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