venerdì, ottobre 20, 2006
Scuole, moschee, Ucoii e la sinistra
Sulle pagine dei giornali sono figurate negli ultimi giorni due vicende molto attuali che riguardano l'integrazione musulmana qui in Italia: la scuola italo-egiziana a Milano e la moschea dell' Ucoii a Genova. Si possono affrontare i problemi singolarmente, uno per uno. Per esempio, partendo dalla scuola a Milano, già chiusa quand'era al centro islamico di viale Jenner perchè clandestina, spostata in nuova sede e riaperta dagli organizzatori illegalmente perchè senza il via libera delle amministrazioni, poi richiusa dopo le proteste di chi non tollerava quella illegalità; probabilente non si può impedire l' apertura di scuole italo-arabe sul nostro territorio (arabe, non islamiche, attenzione) e forse non sarebbe neanche giusto, ma servono regole ben definite e soprattutto ben applicate per impedire che deviino verso il fondamentalismo e per fare in modo che convoglino i loro alunni verso l'integrazione nella società italiana. Dobbiamo essere noi italiani quelli che si impegnano a formulare e far rispettare queste leggi, pertanto la sicurezza di queste scuole dipende più da noi che da chi le dirige; lo Stato deve sapere bene chi insegna in quelle scuole, cosa insegna e come lo insegna e agire nel caso nel fare questo si vada contro i valori del nostro paese. Bisogna considerare poi che questi istituti andrebbero a togliere studenti dalle scuole islamiche clandestine, che non si fanno problemi a insegnare l' estremismo. Passando al caso della moschea genovese che sarà costruita con l' aiuto e il terreno dei frati francescani (che in cambio avrebbero un capannone per farne un centro cristiano in una zona industriale) , il fatto preoccupante è che l'accordo i frati l' hanno preso con l' Ucoii, quell' Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia che è braccio da noi dei Fratelli Musulmani e che ha equiparato comprando pagine su quotidiani l' attacco di Israele al Libano alla strage di Marzabotto dei nazisti, che si rifiuta di firmare al Ministero dell' Interno la Carta dei Valori e che ha costretto il poco risoluto Amato a convertirla in una Carta destinata non solo alle rappresentanze islamiche ma a tutte le religioni, togliendole ogni efficacia contro il fondamentalismo, che segue l' ideologia estremista degli stessi Fratelli Musulmani. Preoccupa il fatto che siano stati dei francescani a vendere il terreno a questa gente e preoccupa il rapporto fra Chiesa e quell' estremismo islamico non armato ma pervadente e espansionista proprio dell' Ucoii. Anche in questo caso non penso che la soluzione sia vietare le moschee, ma stabilire leggi efficaci che impediscano loro di diventare luoghi di fondamentalismo, come obbligare i sermoni in italiano, dare una specie di "licenza" di imam (come ci ha proposto l' erede di Maometto, il re del Marocco, che ha intelligentemente istituito un corso di laurea per imam, sottraendo questo ruolo religioso agli estremisti), perseguire chi fa discorsi guidati dall' odio e altre; allora le moschee diverrebbero vantaggiose anche pernoi e ridurrebbero il fondamentalismo. Se vogliamo però non prendere i singoli fatti, ma la situazione totale, vediamo che nel nostro paese ma anche in Europa risaltano due problemi. Il primo è la nostra incapacità di fare leggi che affrontino il problema con decisione e soprattutto di farle rispettare: l' integrazione in America ad esempio, che non è esente da problemi, funziona meglio di quella europea grazie alle sue leggi, anzi grazie alla Legge. "It's the law", ti dicono; e la legge non si infrange, non si trova l' inganno e questa mentalità impone anche a chi arriva lì di rispettarla, perchè sanno che dalla legge non si scappa, o si scappa meno che altrove. Il risultato è che il problema degli immigrati musulmani è molto più leggero negli Stati Uniti, dove nelle moschee non si arruolano kamikaze e non si fanno sermoni fondamentalisti. Da prendere esempio. Il secondo problema è il rapporto della classe politica con l' Islam radicale, soprattutto della sinistra: per un perverso gioco, quella sinistra che dovrebbe essere laica si trova per comunanza di odio (verso l' Occidente) a fianco degli estremisti musulmani e così vediamo Rifondazione che prende come europarlamentare (e noi la paghiamo) Dacia Valent, il presidente dell' Ucoii che consiglia prima del 9 Aprile di votare Comunisti Italiani perchè hanno condiviso le loro lotte, le giunte di sinistra fondare moschee a man bassa e tante altre schifezze. Sembrerebbe quasi che a sinistra si sia rimpiazzata Unione Sovietica con Estremismo Islamico, sempre contro lo stesso nemico, sempre contro tutti noi. Sono problemi che l' Europa e la sua classe dirigente devono trattare a breve, senza indecisioni o timori.
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2 commenti:
Gentile Simon, a mio parere dimentichi che l'Italia è uno Stato libero, in cui ognuno potrebbe e dovrebbe dire ciò che preferisce. Uso il condizionale,perchè tra forma e sostanza ne passa, come sappiamo bene. Tuttavia, è difficile affermare la libertà imponendo agli altri cosa dire e cosa fare.
Vedi, io sono fortemente critico verso l'islam (oppressivo ed intollerante), ma ancor più verso chi afferma di detenere la Verità e non permette agli altri alcunchè.
1. Una scuola islamica (e non araba, come affermi tu) è perfettamente legale. Non abbiamonoi scuole cattoliche dove si insegna cattolicesimo e si fa indottrinamento religioso? A parte l'assurdità dell'ora di religione cattolica delle scuole pubbliche, ricordo che le università private cattoliche impongono a tutti esami di teologia, qualsiasi sia il corso di laurea. Siccome il cattolicesimo non è religione di Stato, ognuno è libero di promuovere la propria scuola, purchè ovviamente rispetti i programmi ministeriali. Eventuali incitamenti alla violenza e simili saranno oggetto della Magistratura, così come in ogni luogo.
2. Una moschea è un luogo sacro per i fedeli musulmani. Se le chiese cattoliche sono costruite con i soldi pubblici, non vedo perchè le altre religioni dovrebbero essere dimenticate. Un musulmano, un buddista, un protestante, un confuciano, un ateo, tutti loro pagano le tasse a favore della Chiesa e della costruzione di edifici di culto cattolici; perchè il contrario sarebbe un crimine? Non pagano tutti le tasse?
Nota: l'islam non mi piace affatto.
Nota2: la libertà è la migliore delle conquiste
Giusto e come ho detto non è giusto vietare moschee e scuole, auspico solo legislazioni più severe dal momento che le moschee sono state più volte centri di diffusione del fondamentalismo e anche reclutamento di terroristi e che nelle scuole musulmane(parlavo di arabe perchè quella di Milano è italo-egiziana) è successo che si insegnasse estremismo. La questione di fondo è che, se agli occhi dello Stato l' Islam è giustamente una religione come le altre, dato il momento difficile che sta e stiamo vivendo almeno dal punto di vista morale e pratico non lo è. Grazie comunque del commento!
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