giovedì, giugno 18, 2009

Nel colpevole silenzio

Ci vuole coraggio per scendere in piazza contro i poteri forti in Iran. Non è come qua, dove ogni politico si vanta delle critiche ricevute perchè dice di "dare fastidio" ai poteri forti, fammi il piacere. In Iran se sgarri contro gli ayatollah in pochi minuti finisci in carcere, se sai qualcosa che a loro potrebbe fare comodo ti ci torturano per direttissima per farti aprire la bocca.
Tre giorni fa una massa di persone - in maggioranza giovani istruiti e di modi occidentalizzanti, a cui in seguito si sono aggiunte migliaia di persone fino ad arrivare a molti ( Cinquecentomila? Un milione? ) ha sfidato il divieto del regime di manifestare ed è scesa in piazza perchè pensano, e la cosa non sembra molto strana, che le ultime elezioni siano state falsificate a favore di quello che piaceva agli ultrareligiosi, il mio personale amico Ahmadinejad del quale ho già parlato molto bene in passato definendolo un lucido pazzo pericoloso. La gente si è riversata in strada con un rischio enorme, sperando di poter fare valere i loro pochi diritti.

Pensate che si aspettino qualcosa da noi, che da anni auspichiamo un momento come questo? Forse un po' di sostegno morale, un forte supporto da parte dei popoli liberi del mondo, un far sapere al regime che non può sparargli addosso perchè tutti i nostri occhi e i nostri cuori sono con loro, casomai una cosa simbolica ma che non li abbandoni alla imminente e spietata rappresaglia? Quella gente porta cartelli in inglese non perchè è trendy, ma perchè sanno che noi li vediamo. Where is my vote?

Invece niente, perlomeno da chi abbiamo eletto, noi, liberamente. Obama? Non si vuole immischiare, cavolo tutti ti amano, usa quella popolarità per un buon fine! Mettiti alla prova, non tirarti indietro! Berlusconi? Io non l' ho sentito, ditemi voi. Anzi, Frattini, che è un bravo ministro ma a volte molto diplomatico, dice che l' Iran è ancora invitato al G8, ha ancora un fido di qualche decina di morti prima di riparlarne ( almeno minaccia di escluderli, Frattini! Quando avranno l' atomica cosa gli faremo, gli regaliamo il Colosseo? ).

Capisco che non si vogliano mettere in pericoli i futuri quanto inutili negoziati per il nucleare iraniano, ma se stiamo zitti ora ci mostreremo:
>deboli nei confronti degli ayatollah
>disinteressati ai nostri valori e doveri di popoli liberi
>infingardi e vigliacchi verso la gente che è andata in piazza prendendosi un grosso rischio, e che forse si aspetta qualcosa da noi

Noi occidentali siamo vecchi, ormai gli altri ci danno per spacciati ( non è detto che abbiano ragione ). Abbiamo il vantaggio di avere libertà di pensiero, azione e parola, oltre ad un certo peso non solamente fisico. Se non risponderemo ai doveri che vengono da questi doni saremo anche inutili in questa umanità.





Nessun commento: