sabato, giugno 23, 2007

La battaglia d' Iraq

Naturalmente passa in sordina, ma in questi giorni in Iraq si sta svolgendo l' operazione con il maggior coinvolgimento di truppe dall' invasione del 2003. Dopo aver migliorato la situazione a Baghdad, le forze della Coalizione si concentrano sulla pulizia delle "Belts", tutta la zona, di raggio di una centinaia di chilometri, che circonda la capitale. Qui dopo l' inizio dell' operazione "Stabilire l' ordine" a Febbraio si è rifugiato il nemico, lasciando buona parte delle sue basi a Baghdad. Chi è questo nemico? Da una parte Al Qaeda, che continua a colpire duro con i suoi attentati grazie alla sua natura agile e sfuggevole ma che, dopo aver perso la provincia occidentale di Al Anbar in seguito alla ribellione delle tribù sunnite che aveva cercato di sottomettere all' islamismo più cattivo, ha subito un grave colpo. Dall' altra parte ci sono le milizie sciite di Muqtad al Sadr, legato a doppio nodo con gli iraniani, che dopo essere tornato da Teheran dove era fuggito ha ritrovato il suo esercito del Mahdi, originalmente potente, spezzato in due fra chi gli è ancora fedele e chi pensa invece di collaborare con il governo iracheno; questa formazione resta comunque ancora preoccupante per via delle forte presa che ha soprattutto sulle zone meridionali del paese (noi italiani, che eravamo a Nassiriya, sappiamo qualcosa dei rapporti con l' esercito del Mahdi che spesso non ha esitato a spararci contro). Ci sono poi le organizzazioni clandestine iraniane che supportano al Sadr o spesso svolgono operazioni autonome e sono formate da agenti di Ahmadinejad, con l' esplicito compito di scatenare caos in Iraq. Questi sono i tre principali tipi di nemici che si possono incontrare oggi. Le formazioni sunnite non integraliste, ex baathiste, si sono in gran parte ribellate ad Al Qaeda e vengono inglobate nell' esercito e nella polizia locali. Esiste poi una galassia di forze antigovernative, religiose e laiche e via dicendo, ma sono in ruolo secondario nella situazione attuale.
Per eliminare le forze nemiche nelle belts scatta così quella che viene denominata la battaglia d' Iraq, che si divide in operazioni differenti: Arrowhead Ripper, quella meno ignorata dai media, agisce nella regione di Diyala a nord est di Baghdad, in particolare nella città di Baqubah che Al Qaeda aveva eletto a capitale del suo virtuale "Stato Islamico d' Iraq". Qui i terroristi hanno approntato solide postazioni difensive, dal momento che sapevano che prima o poi l' attacco sarebbe cominciato. Il comando alleato prevede di ripulire la città, dopo aver soppresso le solide postazioni difensive nemiche, appostando forze per bloccare le vie d' uscita, in modo da chiudere in trappola i terroristi. L' operazione potrebbe richiedere vari mesi e alla fine ci si aspetta che la regione di Diyala non offra più un valido rifugio ad Al Qaeda, costringendola a spostarsi più lontano dalla capitale e ad esporsi per farlo.
Marne Torch e Commando Eagle sono le operazioni che si svolgono a sud della capitale, nella zona di Arab Jabour e in quella di Mahmudiyah, nel "Triangolo della morte", mentre si ha un altro impiego di truppe a Al Anbar, per eliminare le ultime presenze di Al Qaeda nella zona, in una operazione il cui nome non è stato ancora rilasciato.
Inoltre a Baghdad e nel sud dell' Iraq continuano gli attacchi contro le milizie di Al Sadr per ridurre al minimo l' influenza iraniana nel paese.
Il fine di questi movimenti militari è liberare mano a mano l' Iraq dai suoi nemici partendo dalla capitale, il punto più caldo, muovendosi verso l' esterno. I nostri giornali, se mai ne parleranno, diranno che tutto ciò non ha avuto successo perchè i capi dei terroristi prima degli attacchi fuggono, sottraendosi alla Coalizione, ma non capiscono o non vogliono capire che il semplice fatto che se ne vadano è una vittoria in un paese dove le distanze valgono ancora molto, perchè la capacità di agire di Al Qaeda o le scorribande dell' esercito di Al Sadr saranno fortemente ridotte.
Spero che sia un ulteriore passo per la stabilizzazione di questo povero paese.



Come al solito prendo la gran parte delle notizie dal sito del grandioso Bill Roggio e dei suoi colleghi, dal momento che sugli organi normali di stampa preferiscono parlare di Fabrizio Corona.
http://billroggio.com/

2 commenti:

gabbianourlante ha detto...

si... il CIORNALISMO nostrano dà per "scontato ed importante" SOLO quelle news che confermano che "va sempre peggio" ed il quotidiano conteggio dei marines morti. di quel che MIGLIORA in iraq NON SI DEVE parlare...
ciao

Simon ha detto...

Proprio così!